Post

Pazienza

Immagine
Qualche volta, invece, il bambino si sedeva davanti la casa della bambina con gli occhi da gatto, guardava in alto, aspettando che una di quelle finestre si aprisse, e aspettava. Non sapeva nemmeno se abitava lì, perché se uno dei suoi amici gli aveva detto che era stato lì, che proprio in quella casa aveva ballato abbracciato stretto con la bambina con gli occhi da gatto, questo non voleva dire niente. Magari quella era la casa dei nonni, degli zii, di qualche amico dei genitori, sempre che la bambina avesse dei genitori, visto che lui, il bambino, non li aveva mai visti all'uscita di scuola. Il bambino la cercava per il paese, senza trovarla, poi andava sotto casa sua e si sedeva sul muretto che divideva separava la strada dal giardino condominiale. Poteva aspettare anche un'ora, anche due ore, anche tutto il pomeriggio, il bambino, perché qualcuno gli aveva detto, forse il nonno, che solo chi ha pazienza può fare i miracoli, infatti anche i santi, che hanno fatto i miracoli,

Confini

Immagine
Il bambino non aveva bisogno di altro che camminare in giro per il suo paese, non voleva altro che abitare in quel paese e conoscerlo sempre meglio, anche perché se c'era una cosa di cui era convinto era questa, che il paese era piccolo per gli altri ma che nella realtà era qualcosa di sterminato, anzi, di  sconfinato , al punto che ogni volta che il bambino provava a spingersi lontano dal mare, verso la collina, dove c'erano alcune case e chiese sparse tra i greppi, e cacciatori, cinghiali, macchine abbandonate e cani randagi, anche quando il bambino si spingeva lontano, così lontano da essere certo di avere raggiunto il limite del paese, gli bastava voltarsi per capire che non era così, che il paese era tutto attorno a lui e che per esplorarlo tutto avrebbe dovuto camminare molto di più.

Ferrovia vecchia

Immagine
C'era una strada sopraelevata e al centro c'era una casa, una casa che ancora adesso, a distanza di tanti anni, aveva l'aspetto di una stazione ferroviaria, con la biglietteria, la sala d'aspetto al piano terra e la casa del capostazione al primo piano, era tutto rimasto come una volta, diceva il sacrestano, anche se invece del bigliettaio, adesso, c'era il dottore, e al piano di sopra non c'era più il capostazione ma un bambino, un bambino che arrivava col mento sul davanzale della finestra e che guardava il mare e ci parlava e che ogni tanto, specialmente di notte, lanciava i giocattoli in strada. Lo faceva, questo bambino, perché qualcuno gli aveva detto che di notte i treni continuavano a passare, nessuno li sentiva  per il fracasso che faceva il mare, specialmente d'inverno, ma quei treni continuavano a passare, erano pieni di gente che non sapeva dove andare e che quando arrivava qui da noi, diceva il geometra,  scendevano a prendere una boccata d'